Cancellare tutte o parte delle ore settimanali di sostegno agli alunni con disabilità, previste dalla loro programmazione educativa, è un atto illegittimo che crea un danno al giovane in formazione, a ribadirlo è la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25101: i giudici ermellini hanno spiegato che non è possibile fare modifiche una volta che il piano individualizzato dell’alunno disabile è stato stabilito.

L’amministrazione scolastica non ha alcun titolo per modificare la quantità di ore assegnate: ogni volta che ciò accade (purtroppo spesso) va in contrasto con il diritto dell’alunno a una pari opportunità scolastica.

Per Anief (Associazione sindacale Nazionale Insegnanti e Formatori), alle origini del problema ci sarebbe “la brutta abitudine degli Uffici scolastici di assegnare meno ore di quelle indicate nei Pei (Piano Educativo Individualizzato) degli alunni disabili, sulla base della diagnosi funzionale, conseguenza dell'impostazione errata dell’amministrazione centrale sulla determinazione degli organici del personale di sostegno: l’incongruenza è stata evidenziata solo qualche giorno fa dallo stesso Miur – ricorda Anief- attraverso un focus sui dati della Scuola pubblicato anche sul portale internet ministeriale.

Risulta che, nel corrente anno scolastico, dei 150.609 docenti di sostegno, oltre 50 mila vanno ogni anno 'in deroga', per via della legge 128 del 2013 che impone un posto su tre da destinare ai precari”.

Il nuovo ministro dell’Istruzione Fieramonti,  ne prende atto e verifica i perché di questa situazione che si somma alla mancata assegnazione di tante supplenze annuali sugli oltre 50 mila posti in deroga; il ministro dell’Istruzione, illustrando le linee guida del suo mandato in Senato, ha affermato che in Italia “abbiamo troppe cattedre di sostegno senza insegnanti, troppi insegnanti di sostegno non formati come tali, ma formati su altro.

Stiamo cercando, con una indagine interna, di capire come mai non si è arrivati in tempo, all'apertura dell'anno scolastico, nel rispondere alle tante necessità sul sostegno. Ho riattivato l'Osservatorio sull'inclusione, fermo da qualche tempo.

Siamo ragionando di aprire i numeri chiusi all'università per formare più persone sul sostegno. Le scuole devono essere inclusive".

Per questo, ha concluso il ministro sul tema, “ho subito inserito 5 milioni nella formazione degli insegnanti di sostegno e la formazione del personale in generale.

Dobbiamo tendere a scuole inclusive, in tutte le sue formulazioni".

Ulteriori articoli consigliati:

Riforma sostegno disabili, Anief: è tutto inutile senza risorse e posti veri, https://www.anief.org/index.php?option=com_content&view=article&id=25271:riforma-sostegno-disabili-anief-e-tutto-inutile-senza-risorse-e-posti-veri&catid=252&Itemid=1344;

 

L’alunno disabile deve fare 22 ore settimanali di sostegno ma gliene concedono solo 12: la famiglia indennizzata con 10mila euro, https://anief.org/index.php?option=com_content&view=article&id=16704:l-alunno-disabile-deve-fare-22-ore-settimanali-di-sostegno-ma-gliene-concedono-solo-12-la-famiglia-indennizzata-con-10mila-euro&catid=252:news&Itemid=1004